Trompe l’oeil :210 x 290 cm. dipinto a ”tecnica mista”.
L’opera è costituita di uno sfondo nero-blu che mette in risalto i numerosi decori dorati e i personaggi, che animano la scena.
La cornice di contorno del dipinto è costituita di una trabeazione curvilinea sorretta ai lati da alte colonne di cristallo al cui interno giocano esserini elfici. Due macchinari generatori di angeli sono posizionati accanto alle diafane colonne: cubi dorati contenenti un’enorme clessidra di vetro in cui s’intravedono angeli “ in germe” . Due sfaccettate uova di diamante, sospese, al di sopra dei macchinari, emettono con fasci di laser due stupendi angeli: quello definito è corpo-materia e l’altro indefinito è corpo astrale. Essi invitano lo spettatore, con movenze di danza, a partecipare al concerto cosmico, introducendolo nella prospettiva della Luce dorata della “Montagna Sacra”, che si riflette su un pavimento di laser in fuga verso l’orizzonte.
Un pavone, di lato alla colonna destra, simbolo di “Resurrezione” dell’uomo rinato angelo, osserva silenzioso, alla “Destra del Padre”, come un “Guardiano della Soglia”, la realizzazione del “Miracolo”.
Una pantera, di lato alla colonna sinistra, simbolo di “Animalità” dell’uomo, che prevale sulle proprie qualità spirituali, attende, come un istinto in agguato, il momento di attaccare la “Pace Interiore”.
Al centro della scena s’impone un trono disceso, decorato con marmo bianco-nero e intarsi di specchi; due giocosi delfini, ai lati, sorreggono due diafani cherubini impegnati a suonare le loro trombe filiformi, assieme ad altri due angeli seduti più in alto.
Il re del Pop “Michael Jackson” è seduto sul trono dell’arte della Musica: un odierno “Arcangelo Michele”, incoronato da due putti in volo, porge, rubicondo, la rosa rossa dell’ “Amore” allo spettatore, quale “Chiamata di Comando” contro il “Drago” (demone) , in noi, da sconfiggere ogni attimo della nostra vita. Davanti al protagonista si erge “ l’Eterno Fanciullino” , il suo “Alter Ego”, con la movenza del braccio alzato in simbolo di “Vittoria”, tra la danza dell’ ”Innocenza” delle fanciulle, ai suoi lati, simboli delle anime pure.